Se n’è parlato fin troppo…

Gli anni di piombo

…e quindi rimando ad uno dei tanti articoli del momento nel caso non sapeste bene di che cosa si tratta.

Fra le ultime notizie vi è anche il monito delle Nazioni Unite che equipara il regime del 41-bis e dell’ergastolo ostativo una forma di tortura, che ci avvicina ai paesi più autoritari, dall’Iran alla Cina, ma anche questo fa solo notizia, specie se accostato a processi recenti dove gli imputati vengono più o meno assolti per veri e proprie stragi negate, oppure se paragonato alla diffusa delinquenza sul privato cittadino che affligge periferie sempre più estese delle metropoli consumistiche.

Quello su cui voglio portare l’attenzione è quello che si sta preparando, ovvero una nuova stagione della strategia della tensione che fa comodo a governi sempre più incapaci se non avversi a frenare i problemi insolubili del Paese reale, quello della miseria, della disoccupazione, della scomparsa della fascia sociale intermedia, della rabbia, della corruzione diffusa, della micro-delinquenza, della paralisi giudiziaria e burocratica, il declino incivile della sanità pubblica e del sistema scolastico che pure paghiamo tutti caro in balia della querelabilità con la conseguente fuga dei capaci e potremmo andare avanti all’infinito sottolineando soprattutto quanto si è allargata la forbice economica fra le masse povere che di proletario non hanno ormai più nulla e le élite multimilionarie ciniche e indifferenti eruttanti nel macro-sottobosco dell’anonimato.

Una strategia della tensione che fa comodo anche ai violenti di tutta Europa — e non solo — in un panorama di instabilità internazionale a cui nulla fa più comodo di un Paese impotente con un governo autoritario pieno di attori di ogni bandiera facile a trasformarsi nella grande notte in cui tutte le vacche — le etichette politiche e movimentistiche — sono nere.

Rimane la grande massa di tele-dipendenti che si fanno convinti che ancora sia questione di scelta fra una destra che non è di destra e di una sinistra che non è di sinistra, una scelta illusoria e falsa che riduce la democrazia e soprattutto la civiltà ad un futuro di micro guerriglia di tutti contro tutti.

Per dirla alla “sfigata”: che disgusto, che schifo, che nausea, cari brillanti di merda!